giovedì 12 gennaio 2017

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mercoledì 4 gennaio 2017

★ Serialkiss Officiall, Cecco Il Focoso ti ha inviato un messaggio...

mercoledì 2 novembre 2011

Good news?!

Good news?!:

T. -”Hey, hai sentito l’ultima della Caterina?”


Saam: – “No,…???”


T. -”Ha avuto un IMPULSE.”


http://www.anmco.it/images/periltuocuore/conosci_cuore/01_01.gif


Saam: -”!!?!”


-T. “è finita in Ospedale”




No related posts.

martedì 14 luglio 2009

Sciopero dei blogger


Per maggiori info.. http://dirittoallarete.ning.com/

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mercoledì 17 giugno 2009

Referendum e Porcellumcrazia..




Diceva qualche mio professore che le leggi elettorali sono il cardine della democrazia e che attraverso di esse si misura il grado di libertà di una società..

Ebbene il referendum abrogativo di domenica prossima, in cui molto realisticamente credo non si raggiungerà il quorum, verte proprio su questo e ciò che chiede a noi cittadini è quale legge elettorale vorremmo avere, considerato lo scarso apprezzamento generale della legge attuale (detta correntemente "porcellum"), che è stata votata a colpi di maggioranza nelle scorsa legislatura di centro-destra e che adesso spacca la stessa maggioranza che ai tempi la votò..

Non ho ancora approfondito i termini dei quattro quesiti che ci chiedono di votare,nè individuato bene chi siano i soggetti promotori, ma, da quel poco che ho potuto capire leggendo i giornali, il referendum non ce l'hanno accorpato assieme al voto delle europee per la forte volontà autoimpostasi della Lega Nord che, essendo contraria alla modifica della attuale legge elettorale
(che porta non a caso la firma del suo simpaticissimo ministro Calderoli), non riusciva bene a conciliare il fatto di dovere chiedere ai suoi elettori il voto alle europee ma contemporaneamente chiedere l' astensione per il referendum, così da evitare il raggiungimento della soglia di quorum necessaria per la validità dello stesso..
A parte quindi la benefica elargizione di denaro pubblico provocata dalla scelta di dover separare le date delle due votazioni, ciò che immediatamente colpisce, e che fa sorgere importanti interrogativi circa le sorti future di questo governo, è la simpatica divisione tra l'area più vicina ad Alleanza Nazionale che invita gli elettori a recarsi alle urne perchè vengano approvate le modifiche alla attuale legge elettorale ( nella direzione di rafforzare il bipartitismo e quindi il ruolo del PDL senza Lega ) e l'invito all'astensionismo della Lega, appoggiata immagino controvoglia dal partito di Berlusconi perchè minacciato dalla perdita di un prezioso alleato di governo quale la Lega, risultato in ascesa proprio dal voto delle europee.
Eccovi quindi un approfondimento sui quesiti referendari nella speranza sia chiaro a tutti l'importanza della materia del contendere e la necessità che se ne continui a parlare anche dopo l'esito secondo me scontato di questo referendum..

Referendum popolare n. 1
Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste" (ovvero: premio di maggioranza per la lista più votata alla Camera)

Referendum popolare n. 2
Abrogazione della possibilità di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione di liste" (ovvero: premio di maggioranza per la lista più votata al Senato).

Referendum popolare n. 3
Abrogazione della possibilità per uno stesso candidato di presentare la propria candidatura in più di una circoscrizione" (ovvero: cancellare la possibilità per il candidato eletto in più circoscrizioni di optare per uno dei seggi ottenuti consentendo ai primi dei non eletti di subentrargli).

Credevo ce ne fosse un quarto di quesito ma a quanto pare è scomparso..

Da notare la scarsità dell' informazione ufficiale sui 3 (e non 4 !) quesiti a 4 giorni dal voto..

sabato 16 maggio 2009

La Teoria dell'agire comunicativo



Suggerimenti utili per chiunque si accinga a gestire o partecipare ad un forum o qualsiasi altra forma di comunicazione tra esseri loquenti direttamente dalla Scuola di Francoforte..
Il filosofo Habermas pubblica, negli anni ’90, la celebre Teoria dell’agire comunicativo, in cui muove dai sociologi che l’hanno preceduto (Weber e Durkheim in primis) per poi pervenire a quelli contemporanei. In quest’opera, troviamo una tipologia delle forme di azione che ci aiuta a capire meglio ciò di cui la sociologia si è sempre occupata, nei suoi studi, o dell’individuo o della totalità;
Sintetizzando la tradizione che ha alle spalle, Habermas addiviene a una tipologia significativa dell’agire, individuando ben quattro tipi di agire:
1] agire strategico
2] agire regolato da norme
3] agire drammaturgico
4] agire comunicativo
L'agire strategico (detto anche “teleologico” o “strumentale”) : alla base di esso v’è il presupposto secondo cui noi agiamo in vista di scopi ben determinati (perciò è anche detto “agire teleologico”), adottando una certa strategia.(Non dovrebbe mai usarsi nei forum !) Ciò significa che a dirigere tale agire sono il calcolo dell’utile e dello scopo finale, un calcolo che è però chiamato a tener conto del fatto che il soggetto agente non è solo e sotto una campana di vetro, ma si trova invece ad agire in presenza di altri individui che agiscono come lui con razionalità strumentale e che dunque, perseguendo scopi simili o addirittura uguali, possono entrare in conflitto con lui. Secondo questa definizione, Robinson Crusue che, da solo sull’isola, agisce razionalmente rispetto allo scopo, non sta agendo strategicamente, giacché è il solo attore; si potrà dire che egli intraprende un agire strategico solo quando incontra Venerdì (e dunque gli attori sono due), anche se il rapporto di interazione tra i due si risolve rapidamente in quella che potremmo definire una “dialettica servo/signore”. Parlando di agire strategico, orbitiamo attorno al campo della forza e della frode: infatti, i soggetti che agiscono strategicamente non mirano che a determinati fini, per realizzare i quali non si curano affatto degli strumenti e, dunque, non esitano a ricorrere perfino alla frode e all’inganno nei loro rapporti con gli altri attori.
Agire normativo: scrive Habermas: “il concetto di agire regolato da norme presuppone relazioni tra un attore e due mondi: al mondo oggettivo degli stati di fatto esistenti, si aggiunge il mondo sociale dell’agire regolato da norme”. L’essere e il dover essere costituiscono due mondi diversi e antitetici. In sede giuridica, Hans Kelsen è il massimo esponente di questa concezione divisionista: egli, sostenitore del positivismo giuridico, distingue nettamente tra gli stati di fatto (l’essere) e le relazioni normative (il dover essere), con le quali ha a che fare il diritto. Scrive ancora Habermas: “come il senso del mondo oggettivo può essere spiegato in riferimento all’esistenza di stati di fatto, così il mondo sociale può essere spiegato in riferimento all’esistenza di norme”. L'agire normaivo può cioè essere accostato all’“imperativo categorico” kantiano: “se vuoi qualcosa allora devi fare così.. “ ( è usato dal forumista che scrive di regole da seguire.. )

L'agire drammaturgico: stando a questa terza forma, gli individui agiscono ai fini di un’autorealizzazione simbolica, quasi come se si mettessero in scena e recitassero con grande enfasi.( è usato nell'arte )Tale tipo di agire è così connotato da Habermas: “dal punto di vista dell’agire drammaturgico, intendiamo un’interazione sociale come un incontro nel quale i partecipanti costituiscono gli uni per gli altri un pubblico visibile e si rappresentano reciprocamente qualcosa”. È particolarmente importante la nozione di pubblico, che pure era in certa misura presente sia nell’agire strategico sia in quello regolato da norme. Nel caso dell’agire drammaturgico, il pubblico acquisisce la fondamentale valenza di essere costitutivo di quell’agire stesso, che si svolge fine a se stesso (si può parlare, in questa prospettiva, di “agire per l’agire”); si tratta, evidentemente, di un agire espressivo in cui rientra l’arte stessa. È la forma di agire in cui meglio sono racchiuse e custodite le componenti sentimentali dell’azione umana (le passioni, le volizioni, le pulsioni, ecc)
L'agire comunicativo, prevalentemente rivolto all’intesa ( si dovrebbe usare in tutti i forum !): si tratta di un agire in cui entra in gioco la dimensione linguistica, rientrante tra le caratteristiche che distinguono l’uomo dalle bestie: “si riferisce all’interazione di almeno due soggetti capaci di linguaggio e di azione che (con mezzi verbali o extraverbali..le emoticon?) stabiliscono una relazione interpersonale”. E' solo nell’agire comunicativo che il linguaggio ha pretesa di verità ed è finalizzato all’intesa, al consenso e alla condivisione di punti di vista e di immagini del mondo; e proprio sulla base dell’agire comunicativo, Habermas fonda una teoria della democrazia incentrata sul dialogo.
Nell'agire comunicativo i partecipanti perseguono i propri piani di comune accordo sul fondamento di una definizione comune della situazione.
Se una definizione comune della situazione deve essere prima concordata, oppure se i tentativi di intesa nel quadro di comuni definizioni della situazione falliscono, il conseguimento del consenso, che costituisce normalmente la condizione per il raggiungimento di un obiettivo, può diventare esso stesso lo scopo. (cioè la conversazione diventa uno scassamento di coglioni !)
I temi ( ad esempio le killers news ) hanno origine in connessione con interessi e obiettivi di azione di (almeno) un partecipante; essi definiscono l'ambito di rilevanza delle componenti della situazione suscettibili di tematizzazione e viene accentuato dai piani che i partecipanti ( voi !!) concepiscono sul fondamento della loro definizione della situazione onde realizzare i loro rispettivi scopi.
Costitutiva dell'agire orientato all'intesa, è la condizione che i partecipanti attuino i propri piani di comune accordo in una situazione di azione definita insieme. Essi cercano di evitare due rischi: il rischio di fallimento della intesa (quindi il dissenso o il fraintendimento) e il rischio del fallimento del piano di azione (quindi l'insuccesso).
Diceva u filosofo: “I partecipanti non possono raggiungere i propri obiettivi se non sono in grado di coprire il bisogno di comprensione necessario per le possibilità di azione della situazione". I partecipanti all'interazione, cioè, non sono orientati primariamente al proprio successo ma perseguono i propri fini individuali a condizione di poter sintonizzare reciprocamente i propri progetti di azione sulla base di comuni definizioni della situazione.
Secondo Habermas, infatti, è necessario distinguere tra l'uso linguistico puramente preposizionale mediante cui si dice che cosa accade o non accade e quello mediante cui si dice qualche cosa a qualcun altro, di modo che egli comprenda che cosa viene detto ! ..solo questo secondo modo di usare il linguaggio sarebbe comunicativo e costituirebbe il livello della riproduzione genuinamente sociale della vita.
Nel linguaggio utilizzato in vista dell'intesa, "il parlante in quanto esprime la sua opinione, comunica con un altro membro della sua comunità linguistica su qualche cosa nel mondo" si stabiliscono 3 relazioni:
Il parlante, cioè, istituisce una relazione con il suo mondo soggettivo (1) , in quanto esprime la sua opinione;
con il mondo dei fatti intersoggettivi (2) in quanto usa un'espressione comprensibile per l'uditore;
con il mondo dei fatti oggettivi (3), in quanto compie un'enunciazione su qualche cosa.
Il linguaggio usato a scopo comunicativo, quindi, incorpora strutturalmente l'orientamento all'intesa dei partecipanti;
infatti, si può considerare riuscito l'atto comunicativo solo se l'uditore accetta l'offerta contenuta in esso, prendendo posizione (sia pure implicitamente) con un sì o con un no sulle pretese di validità, criticabili in linea di principio, che il parlante avanza con il suo discorso e che riguardano se stesso e i suoi vissuti(1), il mondo intersoggettivo dei valori, delle norme, delle regole del vivere associato(2), il mondo oggettivo degli eventi naturali e degli stati di fatto(3),
Sulla base della partizione di Habermas dell’agire in quattro tipi, possiamo allora sostenere che, da un lato, l’agire strategico è direttamente connesso con la forza e con la frode e che, dall’altro lato, le altre tre forme di agire sono connesse con la giustizia.

martedì 12 maggio 2009

Profeti e prove mostruose..



Approfitto del mio WMP divenuto di colore verde alieno dopo avere disgraziatamente smanettato con la scheda video del PC per rieditare questa mia vecchia interpretazione satirica di alcuni passi bibblici che descrivono la prova più estrema cui fu sottoposto il profeta Ezechiele, personaggio conosciutissimo e che sicuramente non necessita di ulteriori presentazioni..
Non se la prenda a male nessuno ovviamente si scherza.

sabato 2 maggio 2009

La destra e la sinistra non esistono!


Casualmente guardando il video ironico realizzato dal KGB per il 60 esimo compleanno di D'Alema ci trovo come correlato questo..E anche se sembra una tesi piduista devo riconoscere che "tiene" un bel pezzo di verità..

poveri noi

domenica 19 aprile 2009

Censura su Youtube ??



Stavo cercando di vedere gli ultimi video su De Magistris dal blog "Il parafulmine" (titolo che lascia già presagire di per sè un brutto temporale..) quando mi compare la scritta " il video è stato rimosso dall'utente"..
Spero davvero si tratti solo di violazioni di copyright..
Qui Maggiori Info

sabato 18 aprile 2009

Umano troppo Umano


Non avendo nè il tempo nè niente di interessante da scrivere per questo mese vi propongo la lettura di un vecchio articolo di un mio concittadino scritto qualche anno fa e che è sopravvissuto nella mia memoria per la sua bellezza..beh il fascino non è tutto frutto della sua pur abile penna ma dei meriti indiscussi di un filosofo come Nietzesche capace di risvegliare l'arcano che è in noi e farcene coscienti paradossalmente attraverso l'incoscenza.. una buona lettura..

L'UMANO CI PERSEGUITA :
E’ indubbio il fatto che per natura l’uomo sia composto da opposti e viva la maggior parte della sua esistenza trascinato tra pulsioni istintive ed elementi razionalizzanti. Ed è indubbio anche il fatto che ogn’uno di noi nel suo trascorrere si sia posto una domanda: perché questa dualità; questa doppia essenza; quale sono le motivazioni che la fanno scaturire?
Per rispondere alle mie, e alle probabili vostre domande, mi sento il dovere di chiamare in causa un’ uomo ,o forse più, che ha svelato la realtà del nostro vivere, che ha stracciato quel fatidico velo che ci nasconde le agognate verità. Il suo nome è Federico Nietzesche. Un uomo che ha speso parte della sua riflessione filosofica per risolvere il problema del dualismo umano, dell’eterno contrasto fra apollineo e dionisiaco. Fin dall’inizio l’obiettivo al quale Nietzesche punta e quello di criticare la morale umana come tale. Gli uomini si sono sempre trovati d’accordo nel sostenere che si debba giudicare il comportamento umano; e che questo giudizio è strettamente legato da determinati valori dei quali i principali sono il bene e il male. A questo punto Federico nelle sue ricerche giunge a sconvolgere, attraverso un testo di grande valore quale “al di là del bene e del male”, la stessa esistenza umana. Cito testualmente:” Si è preso il valore di questi valori come dato, come risultante di fatto, come trascendente ogni messa in questione; fino ad oggi non si è avuto il minimo dubbio o la minima esitazione nello stabilire il “buono” come superiore, in valore, al “malvagio” …Come? E se la verità fosse il contrario? Come? E se nel bene fosse insito anche un sintomo del regresso, come pure un pericolo, una seduzione, un veleno?” Per rispondere a questi inquietanti interrogativi Nietzesche procede all’analisi della morale cogliendone aspetti sconcertanti. La morale non è altro che uno strumento di dominio, di controllo del più forte sul più debole. La morale consiste infatti nell’istituzione di un sistema di valori grazie al quale gli uomini controllano i loro simili, e sono stati gli uomini stessi a stabilire che cosa sono il “bene” e il “male” e a costruire il sistema delle ricompense e delle punizioni. Grazie alla morale tanto amata ed ricercata dal popolo è nata la “differenza”, la “diversità”, la “povertà” e la “ricchezza”. L’umanità si è divisa in due schieramenti da una parte gli “schiavi” dall’altra i “signori” Entrambe gli schieramenti elaborarono una loro morale. Quella dei signori privilegia i valori dell’individualismo, della volontà di potenza, della fierezza e dell’orgoglio. Quella degli schiavi trova il suo principio chiave nel concetto di “ rielaborare nulla di proprio”. Sentire o fare qualcosa non per volontà propria, ma per una forma passiva di acquisizione di principi provenienti dall’esterno. Intenzionalmente questa massa di individui, che è la più numerosa, tenta di imporre a tutta la società principi e valori intenzionalmente mediocri, nuocendo in più modi alle personalità migliori. Così la società moderna sta assistendo al graduale ed inesorabile affermarsi del conformismo. Tale processo è alimentato dalle forze sociali più diverse: la scuola, la televisione, le ideologie politiche ormai sfatte, tutte assistite e seguite da questa enorme massa. Quindi considerata in tutto e per tutto la mortale tende ad indebolire l’uomo; un uomo più debole sarà vittima delle forze ideologico sociali che hanno imposto i sistemi etici. L’uomo così perderà la sua natura, le sue pulsioni e sarà spinto a credere nella società, in un anti-mondo diverso da quello suo proprio e naturale. Ma la natura si vendica. Reprimere non vuol dire cancellare. Perseguitati dalla morale, cacciati dal mondo, gli istinti irrompono nel mondo dell’uomo cercando il loro necessario sfogo ( non facciamo finta di non fare caso alle enormi e deplorevoli disgrazie quotidiane, causate da esseri umani che noi chiamiamo “mostri “. Ed è tutto frutto di repressione) Ed ecco allora spiegato questo eterno scontro di essenze. Tranquillizziamoci non è colpa nostra. L’unico consiglio che vi posso dare per risolvere l’intero quesito lo prendo da Sant’ Agostino che dice: “ Ama e fa ciò che vuoi”, sta a voi la scelta. (E. S.)

lunedì 16 marzo 2009

L'università è una cosa posticipata..


Il diritto allo studio ex art. 34 della nostra maltrattata carta costituzionale è una di quelle zone grigie dove a volte ( per fortuna ancora la maggior parte) prevale il bianco della luce e altre invece un macabro colore nero.
Nei casi come quelli di Maria Donata la “senzalloggiopiazzadante” comparsa su Step 1 le zone grige assumono gli stessi colori fiochi della luce del crepuscolo mattutino quando studenti come lei si svegliano per prendere il bus che porterà in città oppure della luce dell'imbrunire che però rischia ogni volta di divenire buio pesto quando non si riesce a risalire in tempo su quello stesso bus che riporterà da dove si è venuti..
E non fare in tempo è l'assillo costante di molti di noi studenti quando dobbiamo sostenere esami troppo ravvicinati tra loro per via delle strane distorsioni temporali dei calendari d'esame o quando dobbiamo prendere quell'urbano che - quasi sembra farci dispetto - quando davvero serve non passa mai e noi non possiamo nemmeno sapere se proprio quel giorno ci sarà un improvviso sciopero dei trasporti e andare a piedi.

Paghiamo le nostre tasse con regolare cadenza eppure i servizi che l'università o chi di competenza ci rende sono piuttosto scadenti e quasi sempre posticipati rispetto alla reale abbisogna : tasse d'iscrizione e abbonamenti ai bus che vengono rimborsati a distanza di vieppiù anni, posti letto ottenuti a gennaio nella migliore delle ipotesi, vademecum pubblicati a metà anno e ancora in cartaceo, testi aggiornati ogni quinquennio, orari di ricevimento che si trasformano in dolci attese, esami che vengono registrati a distanza di mesi, borse di studio che arrivano quando l'estate è ormai prossima e con essa lo sperpero del denaro assai probabile..

Insomma non c'è paragone alcuno tra la la puntualità che viene richiesta nei pagamenti a noi studenti e la assoluta incertezza del quando otterremo noi quello che sembra ci sia dovuto per sacrosanto diritto costituzionale.
Un ritardo che danneggia gli studenti più svantaggiati e finisce per premiare inevitabilmente solo quelli che hanno già i mezzi per andare avanti da soli..
Sarà tutta colpa della solita lentezza della burocrazia?
Noi se ritardiamo nel pagare le tasse paghiamo interessi, loro se ritardano nel corrisponderci rimborsi e benefici maturano interessi: sarà forse questa la spiegazione di tutto questo posticipare?

E del diritto allo studio chi se ne interessa più ??


sabato 21 febbraio 2009

Genchi vs Ghedini..



Quanto mi affascina assistere a due letture contrapposte della stessa sentenza della corte costituzionale nessuno lo immagina..
Da qualche parte devo aver letto che interpretare troppo una legge significa corromperla e chissà se è proprio questo è il caso. Ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit oppure è meglio ritenere che lex minus dixit quam voluit ?
In entrambi i casi il gioco è fatto ed ecco interpretata la legge (in questo caso la sentenza) come meglio fa comodo a chi ritiene a suo dire di interpretarla correttamente.
Penso che le leggi fatte a maglie larghissime da poterci infilare dentro chicchessia siano un grave pericolo per la libertà per cui è sempre meglio limitarsi all'interpretazione letterale e non adare oltre anche se magari si dovrebbe..
Del resto in questi teatrini dello spettacolo finisce sempre allo stesso modo: non si capisce mai chi abbia ragione se non per cumulo di indizi nella stessa direzione..
Avrei pagato oro in quel momento perchè Santoro anzichè limitarsi a contenere Genchi e poi passare ad altro, avesse cortesemente invitato l'avv.Ghedini a leggere quella benedetta sentenza per quanto treccanesca fosse..
Uno dei due avrebbe probabilmente fatto la figura che merita e tutto sarebbe stato più chiaro o quantomeno uno si sarebbe tolto la curiosità del capire di non aver capito..
Mentre i Tg ci distraggono con altre notizie più sensazionali e propagandistiche la legge sulle intercettazioni sta per essere approvata in parlamento annacquando enormementemente i poteri investigativi della magistratura, cosicchè, anche senza abolire con una qualche riforma costituzionale la separazione dei poteri di montesquiana memoria, eccoci egualmente scaduti nel modello costituzionale di una dittatura sudamericana.
Quando si adottano leggi che nessuno vuole a parte chi governa e si cerca costantemente di trovare un espediente mediatico per giustificarle agli occhi della gente si è ancora in tempo per salvare il salvabile, il problema è quando un governo va avanti a colpi di maggioranza infischiandone della piazza..
L'emergenza democratica fa toc toc sulle nostre spensierate testoline
e neanche ci accorgiamo chi sia stato, cribbio !!

Le notizie sono come i rotoloni di carta igenica: quando finiscono siamo proprio nella merda !!